Le montagne, con le loro cime che sfidano il cielo e le valli immerse nel silenzio, sono da sempre luoghi dove il confine tra realtà e leggenda si fa sottile. Non solo le montagne, ma anche semplicemente i promontori come il Monte Conero nelle Marche o il Monte Venda nel padovano, condividono lo stesso fascino misterioso ed enigmatico. In ogni angolo del pianeta, dalle Ande sudamericane all’Himalaya asiatico, dalle Montagne Rocciose nordamericane agli Appennini italiani, questi luoghi hanno ispirato miti, ospitato fenomeni inspiegabili e alimentato storie di esseri soprannaturali. In Italia, i Monti Sibillini, il Gran Sasso, il Monte Musinè, l’Etna, il Vesuvio e il Monte Conero sono epicentri di leggende e avvistamenti che spaziano da luci anomale a sparizioni misteriose, fino a creature sconosciute che rientrano nella casistica della criptozoologia e dei fenomeni fortiani.
La redazione di Mondo Arcano, in collaborazione con il Mystery Investigation & Research (MIR), ha raccolto anni di testimonianze, indagini sul campo e ricerche per offrirvi un viaggio attraverso i misteri delle montagne e dei promontori più enigmatici del mondo, con un’attenzione particolare all’Italia. Dalle luci di origine ignota, simili a quelle di Hessdalen in Norvegia, agli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO/UAP), fino alle sparizioni inspiegabili e alle leggende di esseri mitici, questo articolo esplora l’aura oscura di questi luoghi dove il soprannaturale sembra abitare ogni crepaccio, grotta o vetta.
---
I Monti Sibillini: Il Regno della Sibilla, strani esseri e UFO
Situati tra Umbria e Marche, i Monti Sibillini sono un massiccio dell’Appennino che prende il nome dalla leggendaria Sibilla Appenninica, figura mitologica che incarna il mistero di queste terre. La Grotta della Sibilla, poco sotto la vetta del Monte Sibilla (2.173 m), è al centro di numerose leggende. Si narra che la Sibilla fosse una profetessa capace di predire il futuro, ma anche una maga ambivalente, talvolta descritta come regina delle fate, altre come una figura che intrappolava cavalieri nella sua grotta. Le sue ancelle, secondo la tradizione, erano fate con caratteristiche caprine, che di notte danzavano nella Gola dell’Infernaccio, lasciando il celebre "Sentiero delle Fate" sul Monte Vettore (2.476 m), la cima più alta della catena.
La Piana di Castelluccio di Norcia, un altopiano mozzafiato che richiama i paesaggi desertici dell’Arizona o del Nevada, è un luogo dove la natura selvaggia si intreccia con il soprannaturale. Qui, il MIR ha raccolto testimonianze di luci anomale, definite Plasmoidi Volanti Luminescenti (PVL), simili ai fenomeni di Hessdalen in Norvegia dove da quasi mezzo secolo, scienziati, università ed enti studiano fenomeni simili senza giungere a una spiegazione razionale e definitiva. (Il nostro articolo su Hessdalen e relativo podcast lo trovate cliccando QUI) Queste sfere luminose, avvistate e testimoniate da pastori, da abitanti del luogo, da militari ed esponenti delle forze dell'ordine, escursionisti e turisti nelle zone e nell'altopiano di Castelluccio, si muovono in modo apparentemente intelligente, spesso oscillando o spostandosi per poi fermarsi e ripartire, sospese in aria come globi e/o stringhe luminescenti. I Monti Sibillini quindi sembrano essere un punto caldo per queste osservazioni.
Invece, sul famoso e dibattuto "Caso Caponi" sempre avvenuto ai piedi del Monte Vettore presso il paese di Pretare di Arquata del Tronto (AP) nei primi anni 90, vi consigliamo di andare a leggervi il nostro interessante articolo e/o ascoltare il podcast audio dedicato con la testimonianza diretta del sig. Filiberto Caponi, cliccando qui su ARTICOLO CASO CAPONI e PODCAST CASO CAPONI. Inoltre potete vedere una esaustiva e recente intervista al protagonista di questa vicenda nel canale YouTube "L'Edicola del Trap" del giornalista Rai Giancarlo Trapanese, cliccando QUI. Ricordiamo che a breve uscirà un nuovo documentario (docu-film) sul Caso Caponi con la produzione e distribuzione di Amazon Prime, dal titolo "Alien Polaroid".
Un altro luogo carico di mistero è il Lago di Pilato, a 1.940 m sotto il Monte Vettore. La leggenda narra che qui fu gettato il corpo di Ponzio Pilato, trasportato da un carro trainato da bufali. Questo specchio d’acqua, unico nelle Marche, è associato a riti di negromanti e a tempeste improvvise, attribuite a spiriti maligni. Il Chirocefalo del Marchesoni, un crostaceo endemico che vive solo in questo lago, aggiunge un ulteriore elemento di unicità.
Il MIR ha indagato e studiato negli anni e continua a farlo anche oggi, tutte queste storie, esperienze, testimonianze e raccolta dati nei Monti Sibillini, tutto ciò contribuisce non poco, all’aura di forte mistero che avvolge queste magiche montagne, rendendole uno dei luoghi più enigmatici d’Italia e non solo...
---
Monte Conero: Il Promontorio "segreto"
Situato nelle Marche, vicino al capoluogo dorico di Ancona, il Monte Conero (572 m) è un promontorio che, pur non raggiungendo l’altitudine per essere classificato come montagna, è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della regione. Con la sua vegetazione lussureggiante e le scogliere che si tuffano nel mare Adriatico, il Conero è stato teatro di numerosi avvistamenti UFO/UAP nel corso degli anni. Abitanti locali e turisti hanno riportato osservazioni di oggetti luminosi nel cielo, spesso descritti come sfere o dischi che si muovono in modo non convenzionale. Questi fenomeni, concentrati soprattutto nelle ore notturne, hanno attirato l’attenzione del MIR, che ha condotto indagini approfondite nella zona.
Il Conero è anche noto per alcune sparizioni inspiegabili. Oramai molti anni fa, in differenti epoche e modalità, diverse persone sarebbero scomparse senza lasciare traccia tra i sentieri e la boscaglia del promontorio. Questi casi, spesso avvolti nel silenzio per la loro natura delicata, hanno alimentato speculazioni su cause naturali o fenomeni più oscuri.
Un altro aspetto che rende il Conero unico è la presenza di siti archeologici e manufatti in pietra, alcuni dei quali ricordano altari sacrificali di origine ancestrale. Grotte e anfratti, sparsi lungo il promontorio, sono stati associati a culti preistorici o riti pagani, e la loro esplorazione ha rivelato tracce di un passato enigmatico. Alcuni escursionisti e ricercatori locali hanno riportato avvistamenti di "esserini sovrannaturali", descritti come presunti gnomi, elfi o creature elementali, tra la vegetazione fitta del Conero. Sebbene queste testimonianze rientrino nel folklore, il MIR le ha prese in considerazione nell’ambito della criptozoologia, senza escludere la possibilità che si tratti di fenomeni culturali o percettivi legati all’atmosfera unica del luogo.
Un ulteriore elemento di mistero è legato alla base militare sotterranea che si trovava sotto il Monte Conero durante la Guerra Fredda. Questa struttura, oggi non più operativa ma ancora presidiata come zona militare, si estendeva per chilometri di tunnel e includeva stanze e depositi progettati per resistere a un’eventuale guerra nucleare. La presenza di questa base ha contribuito ad alimentare teorie su attività segrete, esperimenti militari e persino connessioni con gli avvistamenti UFO, rendendo il Conero un luogo dove il confine tra storia, mistero e speculazione si fa labile.
---
Gran Sasso d’Italia: Luci nel Cielo e Segreti Sotterranei
Il Gran Sasso d’Italia, con il suo Corno Grande (2.912 m), è il massiccio più alto degli Appennini e un epicentro di fenomeni inspiegabili. L’altopiano di Campo Imperatore, soprannominato il “Piccolo Tibet” per la sua vastità e bellezza, è stato teatro di numerosi avvistamenti ufologici. Negli ultimi cinquant’anni, pastori, escursionisti e persino militari hanno riportato osservazioni di oggetti volanti non identificati e luci anomale che attraversano il cielo notturno. Alcuni descrivono sfere luminose che si muovono in formazioni geometriche, mentre altri parlano di oggetti metallici che scompaiono improvvisamente.
Esperimenti e Laboratori sotto le viscere del Gran Sasso
Sotto il massiccio del Gran Sasso d’Italia, si trova il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso (LNGS), il più grande laboratorio scientifico sotterraneo d’Europa e, probabilmente, del mondo, dedicato alla ricerca sui neutrini e ad altri esperimenti di fisica delle particelle. Situato nei tunnel scavati sotto la montagna, questo centro di ricerca all’avanguardia studia i segreti dell’universo, esplorando fenomeni come la materia oscura, i neutrini e altri misteri cosmici attraverso esperimenti estremi. La presenza di questa struttura, con i suoi 180.000 metri cubi di laboratori sotterranei, contribuisce ad accrescere l’alone enigmatico e segreto che circonda il Gran Sasso.
Dal traforo autostradale del Gran Sasso (tra i più lunghi d'Europa) c'è una deviazione quasi a metà percorso per entrare all'interno dei laboratori, solo dopo aver passato controlli e verifiche della sicurezza interna, si troveranno delle grandi sale contenenti migliaia di futuristiche e costosissime apparecchiature tecniche e scientifiche e varie equipe di eccellenti scienziati e tecnici che lavorano all'interno della montagna.
Le attività scientifiche, appunto, spesso sono avvolte da un’aura di riservatezza, si intrecciano con le leggende locali, gli avvistamenti ufologici, ipotetici portali dimensionali causati dai laboratori, alimentando speculazioni su connessioni tra la ricerca avanzata e i fenomeni anomali osservati nella zona. Il MIR ha preso nota di questa peculiarità, includendola nelle sue indagini sull’area, senza trarre conclusioni definitive ma riconoscendo il fascino unico che questa anomale combinazione di scienza e mistero dona al Gran Sasso.
Il MIR ha raccolto testimonianze di un evento significativo avvenuto negli anni ’80, quando un gruppo di militari dislocati nella zona riferì (allora la notizia non trapelò affatto, perché quei militari li in quel posto, non ci sarebbero dovuti essere, si parla di esercitazioni militari, all'epoca, non autorizzate !?!) di aver osservato un oggetto discoidale stazionare sopra Campo Imperatore per diversi minuti prima di svanire improvvisamente così come arrivato. O come il caso (1978) della centrale elettrica di Pietracamela paese in provincia di Teramo a poca distanza dalle pendici del Gran Sasso, dove vi fu una enorme anomalia elettromagnetica alla centrale stessa e dove alcuni tecnici e operai in zona asserirono di aver visto degli oggetti volanti poco sopra la centrale; alcuni di loro soffrirono a livello fisico per alcuni anni anche i postumi di queste interferenze elettromagnetiche. Non vi furono più casi simili presso quella stessa centrale.
Questi fenomeni, spesso accompagnati da interferenze elettromagnetiche, hanno spinto il MIR a condurre indagini approfondite nella zona.
Le leggende locali parlano anche di "creature misteriose", come il lupo appenninico, che alcuni associano a entità criptozoologiche o fortiane, più che al comune lupo italico. Storie di pastori raccontano di animali dalle dimensioni insolite e dal comportamento anomalo, che potrebbero rientrare nella casistica della criptozoologia. Inoltre, il Gran Sasso è noto per le sue grotte e cavità sotterranee, (grotta di Stiffe, grotta dell'Oro, ecc.) alcune delle quali inesplorate, che alimentano teorie su fantasiose basi aliene o civiltà perdute nascoste sotto la montagna.
---
Monte Musinè: La “Roswell del Piemonte”
Situato all’imbocco della Val di Susa, il Monte Musinè (1.150 m) è una delle montagne più misteriose d’Italia, soprannominata la “Roswell del Piemonte” per i numerosi avvistamenti ufologici. Fin dagli anni ’60, il Musinè è stato al centro di segnalazioni di UFO e fenomeni luminosi. Un caso celebre risale al 12 luglio 1960, quando una famiglia di Mathi (TO) osservò un velivolo che illuminava la croce sulla cima con un fascio di luce. Un altro episodio significativo avvenne l'8 dicembre 1978, quando due escursionisti avvistarono una luce accecante ai piedi del monte. Uno di loro, seguendo questa strana luce, scomparve per diverse ore, per poi essere ritrovato in stato di shock con un’ustione alla gamba. Entrambi soffrirono di congiuntivite per mesi, un dettaglio che richiama i sintomi riportati in altri incontri ravvicinati.
Il Musinè è anche associato a leggende esoteriche. Si dice che sia un punto di convergenza di linee energetiche (le cosiddette "leylines"), che lo renderebbero un luogo di potere occulto. Alcuni ufologi ipotizzano che queste energie attirino fenomeni anomali, mentre altri parlano della montagna come di un ipotetico "portale" per altre dimensioni. Il MIR ha investigato queste teorie, documentando i fenomeni senza trarre conclusioni definitive, nel rispetto della complessità di tutti questi misteri e dei loro testimoni.
---
Etna e Vesuvio: I Vulcani dai tanti "Misteri"
L’Etna (3.326 m), il vulcano attivo più alto d’Europa, è un luogo dove la forza della natura si intreccia con leggende e fenomeni inspiegabili. Nella mitologia greca, l’Etna era la dimora del dio "Efesto" e del mostruoso "Tifone" intrappolato sotto la montagna da Zeus. Le eruzioni vulcaniche erano attribuite alla furia di queste divinità. Più recentemente, l’Etna è stato teatro di avvistamenti ufologici. Negli anni ’70 e ’80, numerosi testimoni hanno riportato osservazioni di oggetti luminosi che emergevano dalle nubi di cenere durante le eruzioni. Alcuni ufologi più "creativi", ipotizzano che il vulcano sia una “base” per velivoli extraterrestri, attratti dall’energia geotermica.
Il Vesuvio (1.281 m), celebre per la distruzione di Pompei ed Ercolano nel 79 d.C., è altrettanto ricco di misteri. Le leggende locali parlano di "spiriti inquieti" che vagano tra le rovine e di luci anomale e oggetti volanti di grandi dimensioni a volte a forma di sigaro viste sulla cima e nelle zone limitrofi al vulcano. Negli ultimi decenni, escursionisti hanno segnalato fenomeni aerei simili a quelli dei Sibillini, spesso accompagnati da rumori inspiegabili. Il Vesuvio è anche associato a storie di strane creature, come serpenti giganti o animali non identificati avvistati nei boschi alle sue pendici.
Il MIR ha analizzato questi fenomeni, notando somiglianze con le luci di Hessdalen e ipotizzando che l’attività geotermica dei vulcani possa generare fenomeni elettromagnetici capaci di produrre plasmoidi volanti o altri effetti luminosi. Le testimonianze di incontri ravvicinati e le leggende locali, tuttavia, suggeriscono che il mistero di questi vulcani sia ancora lontano dall’essere pienamente compreso.
Anche nel Monte Epomeo a Ischia una "porta" per l'ingresso ad Agarthi
Situato al centro dell’isola di Ischia, il Monte Epomeo (789 m), pur non essendo un vulcano attivo ma un horst vulcano-tettonico formatosi circa 55.000 anni fa a seguito di una violenta eruzione, è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del Golfo di Napoli. Secondo antiche leggende, il Monte Epomeo sarebbe uno degli accessi al leggendario regno sotterraneo di Agarthi (o Agartha), un mitico mondo interno alla Terra descritto in opere esoteriche come quelle di Alexandre Saint-Yves d’Alveydre e Willis George Emerson. Questo regno, associato alla teoria della Terra Cava, sarebbe abitato da una civiltà avanzata, forse di origine extraterrestre o semidivina, governata da un “Re del Mondo”. La leggenda narra che il Monte Epomeo ospiti un ingresso a questa rete di gallerie sotterranee, insieme ad altri luoghi come il Deserto del Gobi, le Piramidi di Giza e l’Himalaya.La storia di Agarthi a Ischia ha origini antiche. Nel Medioevo, il vescovo tedesco Corrado di Querfurt, cancelliere di Arrigo VI, raccontò in alcune epistole di essere entrato in una cavità sul Monte Epomeo, scoprendo una città sotterranea protetta da guardiani “fatti d’aria” armati di spade e frecce, forse ologrammi o entità soprannaturali. Questa testimonianza, datata 1196, ha alimentato il mito di un passaggio segreto che collegherebbe il monte a un mondo nascosto. Nel XIX secolo, lo scienziato Giulio Iasolino documentò la presenza di numerose grotte sull’isola, rafforzando l’ipotesi di cunicoli naturali o artificiali. Più tardi, lo scrittore danese Jorgen Vilhelm Bergsøe, nelle sue “Novelle italiane” (1874), narrò di un re saraceno scomparso misteriosamente nei pressi del Monte Epomeo, aggiungendo ulteriori elementi al folklore locale.Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Terzo Reich, ossessionato dall’esoterismo e dalla ricerca di civiltà avanzate, organizzò spedizioni per trovare l’ingresso di Agarthi. A Ischia, i nazisti esplorarono la Grotta di Mavone, oggi inaccessibile a causa di un terremoto, situata su un costone roccioso a Forio, e la Grotta del Mago a Ischia Ponte, un luogo anticamente dedicato a culti solari. Gli esiti di queste ricerche rimangono sconosciuti, ma il mistero persiste.Il MIR ha raccolto testimonianze recenti di avvistamenti UFO/USO (oggetti sottomarini non identificati) nei pressi del Monte Epomeo e della spiaggia di Citara, dove si narra di una città sommersa. Nel 2008, una "sensitiva" di livello internazionale avrebbe stabilito un contatto medianico alle pendici del monte, riferendo di gallerie sotterranee percorse da oggetti volanti e di un’ammonizione a “lasciare in pace” gli abitanti di questo presunto mondo interno. Inoltre, si parla di un passaggio segreto che collegherebbe la foce del fiume Olmitello alla vetta del monte, alimentando speculazioni su basi aliene o militari nascoste.Sebbene la scienza moderna abbia smentito la teoria della Terra Cava, sottolineando che il Monte Epomeo è un blocco di tufo verde senza cavità abitabili, la presenza di cunicoli naturali e la ricca tradizione esoterica continuano ad attrarre curiosi e ricercatori. Gli avvistamenti di luci anomale e le leggende locali, come quella della Grotta del Mago come luogo d’origine della specie umana, contribuiscono a rendere il Monte Epomeo un simbolo di mistero, capace di affascinare turisti e appassionati di esoterismo. Per leggere il nostro articolo dedicato ai mondi sotterrane, alla terra cava e ad Agarthi, cliccare QUI.
Montagne Misteriose nel Mondo: Misteri e Leggende nei Colli EuganeiSituato nei Colli Euganei, nella provincia di Padova, il Monte Venda (603 m), il più alto della zona, è un promontorio che unisce un passato geologico unico a un’aura di mistero che lo rende un luogo affascinante. Durante la Guerra Fredda, il Monte Venda ospitò una delle basi militari più strategiche d’Europa, la Base NATO Venda, attiva tra il 1955 e il 1998. Scavata all’interno della montagna, con un sistema di gallerie che si estende per 1.046 metri a una profondità variabile tra i 20 e i 70 metri, la base era sede del 1° ROC (Regional Operational Command), un nodo nevralgico della difesa aerea NATO inserito nel sistema NADGE (NATO Air Defence Ground Environment). In caso di conflitto con il Patto di Varsavia, il 1° ROC sarebbe diventato il comando della 5ª ATAF (Allied Tactical Air Force), sotto il controllo di AIRSOUTH. La base, costruita con fondi italiani e americani, era progettata per resistere a minacce NBC (nucleari, biologiche e chimiche) e ospitava sale operative, radar e sistemi di comunicazione avanzati. Sebbene ufficialmente dismessa, la base è stata oggetto di recenti interrogazioni parlamentari per la sua possibile rimilitarizzazione e per il trasferimento al patrimonio della Regione Veneto, con l’intento di integrarla nel Parco Regionale dei Colli Euganei.Tuttavia, il Monte Venda non è solo sinonimo di storia militare. Prima ancora della costruzione della base, la zona era già avvolta da leggende e storie di fenomeni inspiegabili. I Colli Euganei, con la loro origine vulcanica e il paesaggio suggestivo, sono da secoli al centro di racconti popolari. Alcuni abitanti locali riferiscono di avvistamenti di luci anomale nei cieli sopra il monte, spesso descritte come sfere luminose che si muovono in modo non convenzionale, simili ai fenomeni osservati nei Monti Sibillini o a Hessdalen. Queste segnalazioni, raccolte anche dal MIR, risalgono a epoche precedenti alla base NATO, suggerendo che il Venda possa essere un punto di convergenza di fenomeni naturali o soprannaturali.Le leggende locali parlano anche di presenze misteriose nei boschi circostanti, con racconti di figure spettrali o entità non identificate avvistate da escursionisti. Alcuni associano queste storie a miti più antichi, come quelli legati alle fate dei Colli Euganei o a spiriti guardiani della montagna, che si dice proteggessero tesori nascosti o luoghi sacri. Inoltre, la struttura sotterranea della base, con i suoi tunnel rivestiti di eternit, ha alimentato speculazioni su attività segrete, esperimenti militari o persino connessioni con fenomeni ufologici. Negli anni ’90, la base è stata al centro di controversie per l’esposizione al gas radon, che avrebbe causato la morte di circa 60 militari e malattie in altri, un caso che ha raggiunto il Parlamento e il tribunale di Padova, aggiungendo un ulteriore strato di mistero e inquietudine.Il MIR ha investigato questi fenomeni, raccogliendo testimonianze di avvistamenti e storie locali senza trarre conclusioni definitive, nel rispetto della complessità di questi eventi e della natura riservata di alcune indagini. La combinazione di leggende antiche, fenomeni anomali e la presenza di una base militare strategica rende il Monte Venda un luogo unico, dove storia, mistero e speculazione si intrecciano in modo indissolubile.
Oltre all’Italia, molte montagne del mondo sono avvolte da un’aura di mistero. Ecco alcuni esempi significativi:
- "Monte Shasta, California (USA): Situato nelle Cascade Mountains, il Monte Shasta (4.322 m) è considerato un luogo sacro dalle tribù native e un punto caldo per avvistamenti UFO. Si racconta che la montagna ospiti una città sotterranea abitata dai "Lemuriani", una civiltà perduta. Negli ultimi decenni, numerosi escursionisti hanno segnalato luci anomale e sparizioni inspiegabili, alimentando teorie su portali dimensionali.
- Himalaya, India/Nepal: L’Himalaya è famoso per le leggende dello "Yeti", una creatura leggendaria avvistata nei secoli da esploratori e sherpa. Le storie di impronte giganti e incontri con esseri pelosi si intrecciano con miti su maestri spirituali nascosti in monasteri segreti. Fenomeni luminosi sono stati riportati anche qui, spesso associati a divinità o entità ultraterrene.
- Ande, Perù: Le Ande sono ricche di leggende legate agli Inca e a civiltà perdute come quella di Machu Picchu. Si parla di "Chupacabras" e altre creature misteriose avvistate nelle valli remote. Inoltre, le linee di Nazca, visibili solo dall’alto, hanno alimentato teorie su presunti contatti con alieni o entità multidimensionali.
- Montagne del Karakorum, Pakistan: Il K2 (8.611 m), la seconda vetta più alta del mondo, è noto per le sue tragedie alpinistiche e per fenomeni inspiegabili, come luci che appaiono durante le tempeste. Alcuni scalatori hanno riportato visioni di figure spettrali, attribuite alla stanchezza o a entità soprannaturali.
- Uluru, Australia: Sebbene non sia una montagna nel senso classico, questa formazione rocciosa sacra agli aborigeni australiani è associata a miti di creazione e avvistamenti di luci anomale. Gli aborigeni credono che Uluru sia un portale per il “Dreamtime”, il tempo mitico della creazione.
Conclusioni: Un Viaggio nell’Ignoto
Le montagne e i promontori, con il loro isolamento e la loro maestosità, continuano a essere custodi di segreti che sfidano la comprensione umana. Dai fenomeni luminosi dei Monti Sibillini agli avvistamenti UFO sul Monte Conero, dalle sparizioni nel Gran Sasso alle leggende dell’Etna, del Vesuvio e del Monte Musinè, l’Italia si conferma una terra dove il mistero si intreccia con la natura. Nel mondo, montagne come lo Shasta, l’Himalaya e le Ande amplificano questa sensazione di meraviglia e inquietudine, suggerendo che ci sia ancora molto da scoprire oltre ciò che la scienza può spiegare.
La redazione di Mondo Arcano e il Mystery Investigation & Research (MIR) ringraziano tutti coloro che hanno condiviso le loro testimonianze e invitano i lettori a rimanere aperti al mistero, senza mai smettere di esplorare l’ignoto. Le nostre indagini continuano, con l’obiettivo di approfondire questi fenomeni nel rispetto della loro complessità e, in alcuni casi, della loro natura riservata.
Non perdete il nostro podcast dedicato a questo articolo, presto disponibile sul canale YouTube di Mondo Arcano e del MIR cliccando QUI
La redazione di Mondo Arcano con la supervisione del Mystery Investigation & Research (MIR)
Nessun commento:
Posta un commento