L’Universo è in continua espansione, ma la teoria per ora più accreditata è che, frutto del Big Bang, sia comunque unico, immenso, tendente all’infinito, ma unico. Ci sono però ipotesi diverse che ritengono plausibile l’esistenza di un multiverso di cui noi occupiamo uno dei suoi “lati”, con leggi che potrebbero essere anche molto diverse da quelle degli altri.
Ma è così? Troppo difficile ora rispondere. Potrebbero essere paralleli come nella teoria di Everett, ma anche molto vicini e magari in grado di influenzarsi tra di loro. E potrebbero essere collegati proprio dai buchi neri, queste misteriose e affascinanti zone del cosmo dove sembra che tutto finisca, anche la luce. Ma non è detto che sia proprio così.
Infatti alcune soluzioni delle equazioni di Einstein dimostrerebbero, in alcune condizioni, l’esistenza di un collegamento tra buchi neri e buchi bianchi, il cui percorso rappresenterebbe proprio una “scorciatoia” all’interno dello spazio-tempo che potrebbe condurre sì ad una zona completamente diversa dell’Universo ma anche, chissà ad un altro “lato” del gigantesco Multiverso.
E non è solo fantascienza. “Gli astronomi hanno cercato nello spazio qualche segno che dimostri che il nostro Universo sta interagendo con altri universi?” si domanda Fraser Cain, fondatore e autore del portale Universe Today.
La risposta è sì, qualcosa di “strano” c’è. Infatti nell’esaminare la radiazione cosmica di fondo, il bagliore residuo del Big Bang, gli astronomi hanno trovato delle fluttuazioni di temperatura. E se gran parte si può spiegare con le teorie cosmologiche attuali, una di queste zone sfida le teorie. L’area è così particolare, infatti, che i ricercatori che l’hanno individuata l’hanno chiamata ‘Asse del Diavolo’. Chissà, magari è una sorta di punto di “sutura” tra universi diversi.
La scoperta delle onde gravitazionali, o meglio, la loro dimostrazione definitiva, ha riacceso il dibattito su come sia realmente fatto il cosmo e se è possibile che ospiti altre forme di vita come la nostra o magari diversa. La possibilità che esistano altri universi infatti, da un lato è supportata dalla possibilità di attraversare lo spazio-tempo, che le onde gravitazionali dimostrano essere curvo e forse percorribile con scorciatoie, dall’altro incrementerebbe le probabilità di esistenza di nostri “gemelli”.
Forse è presto per emettere sentenze positive o negative. Quello che è certo è che le recenti scoperte dell’astrofisica hanno veramente aperto le porte a un mondo nuovo, e quando si apre una porta ci sono sempre molte cose da scoprire.
Chissà, forse anche altri universi.
Fonte: (Roberta De Carolis - nextme.it)
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