(Torniamo a scrivere su questo nostro Blog della Terra Cava e dei suoi misteri e leggende)

Le Origini del Mito: La Terra Cava nelle Tradizioni Antiche
L’idea che la Terra sia cava e ospiti civiltà nascoste non è recente. Diverse culture antiche hanno tramandato racconti di mondi sotterranei. Nella tradizione buddhista tibetana, ad esempio, si parla di Shambhala, un regno di pace e saggezza situato in una dimensione nascosta, spesso associato alle montagne dell’Himalaya. Nella mitologia greca, gli Inferi erano un regno sotterraneo abitato da divinità e spiriti. I celti narravano del Tír na nÓg, una terra immortale raggiungibile attraverso varchi segreti. Queste storie suggeriscono un’umanità intuitivamente attratta dall’idea di un “mondo dentro il mondo”.
Il concetto moderno della Terra Cava prende forma tra il XVII e il XIX secolo. L’astronomo britannico Edmund Halley propose nel 1692 che il nostro pianeta fosse composto da gusci concentrici separati da atmosfere, con un nucleo interno illuminato. Più tardi, nel 1871, lo scrittore ed esoterista Edward Bulwer-Lytton pubblicò La razza ventura (The Coming Race), un romanzo che descrive i Vril-ya, una razza superiore nascosta nel sottosuolo, dotata di un’energia mistica chiamata Vril. Questo libro influenzò profondamente l’immaginario esoterico e, come vedremo, anche i nazisti.
Agharta e il Re del Mondo: Cuore Esoterico della Leggenda
Il nome Agartha entra nell’esoterismo occidentale grazie a Alexandre Saint-Yves d’Alveydre, un occultista francese del XIX secolo. Nel suo libro Missione dell’India (1886), Saint-Yves descrive Agartha come una città sotterranea sotto l’Himalaya, abitata da milioni di esseri illuminati e governata dal Re del Mondo, una figura quasi divina capace di influenzare gli eventi globali con i suoi poteri magici e tecnologici. Secondo Saint-Yves, Agartha si sarebbe ritirata sottoterra all’inizio del Kali Yuga, l’età oscura, per preservare la sua saggezza.
Un altro contributo fondamentale viene da Ferdynand Ossendowski, esploratore polacco che, nel suo Bestie, uomini e dèi (1922), racconta di aver appreso da monaci mongoli l’esistenza di un regno sotterraneo chiamato Agharti. Qui, il Re del Mondo regnava su una civiltà avanzata, in attesa di emergere per salvare l’umanità dalla decadenza. L’opera di Ossendowski, pur controversa, rafforzò l’idea di un legame tra Agartha e Shambhala, spesso considerate due facce della stessa realtà mistica.
René Guénon, celebre esoterista del XX secolo, approfondì ulteriormente il mito nel suo Il Re del Mondo (1927). Per Guénon, Agartha rappresentava un centro spirituale supremo, un luogo fisico e metafisico dove la Tradizione primordiale veniva custodita. Il Re del Mondo, dotato di uno specchio magico per osservare l’universo e di un anello con una svastica (simbolo cosmico antico), incarnava l’autorità assoluta su forze occulte e naturali.
Shamballa: Il Paradiso Sotterraneo
Shamballa, spesso identificata con Agartha o vista come sua capitale, è un mito radicato nel buddhismo Kalachakra. Si dice che sia un regno di armonia governato da re illuminati, come il Rudrachakrin, destinato a emergere per combattere il male e inaugurare una nuova era. Secondo alcune interpretazioni esoteriche, Shamballa si troverebbe all’interno della Terra, illuminata da un sole centrale “fumoso”, come descritto in Il Dio Fumoso (The Smoky God, 1908) di Willis George Emerson. Questo libro, che narra il viaggio di un marinaio norvegese verso un mondo interno, alimentò l’immaginario della Terra Cava con dettagli fantastici: città alte 12 metri, abitanti giganti e una tecnologia superiore.
I Nazisti e la Caccia alla Terra Cava
Il Terzo Reich fu profondamente influenzato dall’esoterismo, e la teoria della Terra Cava divenne un’ossessione per i suoi gerarchi. Adolf Hitler, Heinrich Himmler e Rudolf Hess, membri della Thule-Gesellschaft (una società segreta che ispirò il Partito Nazista), credevano che Agharta custodisse le radici della razza ariana. Per loro, trovare questo regno significava accedere a poteri occulti e conoscenze antiche per dominare il mondo.
Nel 1938, l’Ahnenerbe, l’organizzazione nazista dedita allo studio dell’occulto, finanziò una spedizione in Tibet alla ricerca di Shamballa. Guidata da Ernst Schäfer, la missione esplorò l’Himalaya per trovare tracce di una presunta civiltà ariana primordiale. Parallelamente, i nazisti cercarono ingressi alla Terra Cava in luoghi come l’Antartide, dove stabilirono la base segreta 211 (Neue Berlin) nella regione di Neuschwabenland. Il grand’ammiraglio Karl Dönitz dichiarò nel 1943 che la flotta sottomarina tedesca aveva costruito “una fortezza impenetrabile” in un altro angolo del mondo, alimentando speculazioni su basi sotterranee.
Anche l’isola italiana di Ischia attirò l’attenzione nazista. Si dice che abbiano esplorato il Monte Epomeo, ritenuto un possibile ingresso ad Agartha, ispirati da leggende medievali come quella del vescovo Corrado di Querfurt, che narrò di una città sotterranea accessibile tramite una cavità montana. Sebbene non ci siano prove concrete di successi, l’interesse nazista per questi miti rifletteva la loro visione magica e distorta della storia.
La Rete di Gallerie e gli Ingressi Segreti
Le leggende della Terra Cava parlano di una vasta rete di gallerie che collegherebbe continenti e condurrebbe a questo mondo interno. Tra i presunti ingressi troviamo:
- Polo Nord e Polo Sud: narrati come varchi principali da esploratori come Olaf Jansen.
- Monte Shasta, California: sede della città sotterranea di Telos, secondo alcune tradizioni locali.
- Himalaya: accesso a Shamballa, custodito da monaci tibetani.
- Deserto del Gobi: indicato da Ossendowski come portale per Agharta.
- Grotta del Mago, Ischia: legata a miti di guardiani e civiltà nascoste.
- Piramide di Giza: ipotizzato punto d’ingresso da alcuni esoteristi.
- Cascate di Iguazù: Brasile, altro ipotetico passaggio per la Terra Cava.
Recenti scoperte archeologiche, come le gallerie neolitiche in Europa (dalla Scozia alla Turchia), rafforzano l’idea di un’antica rete sotterranea, anche se la loro funzione resta dibattuta. Per gli esoteristi, queste gallerie potrebbero essere vestigia di un sistema progettato dagli abitanti di Agartha per muoversi tra la superficie e il loro regno.
UFO: Messaggeri del Centro della Terra?
Un’ipotesi affascinante suggerisce che gli UFO non provengano dallo spazio, ma dall’interno della Terra. Secondo questa teoria, gli abitanti di Agartha, tecnologicamente avanzati, utilizzerebbero velivoli per esplorare la superficie o comunicare con noi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti svilupparono prototipi di dischi volanti (come il presunto Haunebu), ispirandosi forse a conoscenze attribuite a civiltà sotterranee. Dopo il conflitto, l’Operazione Highjump (1946-47), guidata dall’ammiraglio Richard Byrd in Antartide, fu interpretata da alcuni come un tentativo di investigare su basi naziste o ingressi alla Terra Cava, anche se Byrd smentì tali speculazioni.
Mondi Paralleli: Oltre la Terra Cava
E se gli ingressi alla Terra Cava fossero portali verso universi paralleli? Questa teoria, cara agli esoteristi moderni, collega Agartha a dimensioni alternative. Alcuni studiosi, come Michel Lamy, vedono nei romanzi di Jules Verne (Viaggio al centro della Terra) riferimenti criptici a tali passaggi. L’idea è che il centro del pianeta ospiti non solo una civiltà fisica, ma un’interfaccia tra realtà diverse, accessibile solo agli iniziati o a chi掌握 (padroneggia) le chiavi magiche del cosmo.
Protagonisti e Bibliografia Essenziale:
- Alexandre Saint-Yves d’Alveydre: Missione dell’India (1886) - Il Regno di Agartha e La Terra Cava (1905).
- Ferdynand Ossendowski: Bestie, uomini e dèi (1922).
- René Guénon: Il Re del Mondo (1927).
- Willis George Emerson: Il Dio Fumoso (1908).
- Edward Bulwer-Lytton: La razza ventura (1871).
- Giorgio Galli: Hitler e l’esoterismo (2019), studio sul nazismo magico.
- Jules Verne: Viaggio al centro della Terra (1864), fonte d’ispirazione esoterica.
Conclusione: Realtà o Illusione?
La Terra Cava, con Agartha e Shambhala, resta un enigma che sfuma tra mito, esoterismo e speculazione storica. Per alcuni, è una metafora della ricerca interiore; per altri, una possibilità concreta ancora da dimostrare. Le ossessioni naziste, le reti di gallerie e le teorie sugli UFO e i mondi paralleli aggiungono strati di mistero a una narrazione che sfida la razionalità. Forse, come suggeriva Guénon, la verità si cela oltre il velo del visibile, in attesa di chi osa guardare più a fondo.
(La redazione di Mondo Arcano e del Mystery Investigation & Research - MIR)
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