domenica 16 settembre 2012

CHARLES FORT E IL "FORTIANESIMO": UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO DELL'IGNOTO E DELL'INSPIEGABILE.



Il termine "Fortianesimo" deriva dal nome di Charles Fort, uno scrittore e ricercatore statunitense vissuto tra il XIX e il XX secolo, celebre per aver dedicato la sua vita allo studio di fenomeni anomali, inspiegabili e spesso ignorati dalla scienza tradizionale. Piogge di rane, oggetti fuori dal tempo, luci misteriose nel cielo: il Fortianesimo rappresenta un approccio unico che sfida i paradigmi convenzionali e invita a esplorare l’ignoto con mente aperta. In questo articolo approfondiremo chi fosse Charles Fort, il significato del Fortianesimo, i termini da lui coniati ancora in uso, le sue influenze su scienza e cultura, e il ruolo della nostra organizzazione, il Mystery Investigation & Research - MIR, in questo affascinante campo di studi.

Chi era Charles Fort: Una Biografia Completa
Charles Hoy Fort nacque il 6 agosto 1874 ad Albany, New York, da una famiglia di origine olandese. Cresciuto in un ambiente difficile, segnato da un padre autoritario che lo sottoponeva a punizioni fisiche, Fort sviluppò presto un carattere indipendente e curioso. Non eccelse negli studi accademici tradizionali, ma compensò con una straordinaria passione per l’autodidattismo. A 18 anni, decise di intraprendere un viaggio intorno al mondo per “accumulare esperienze”, visitando gli Stati Uniti occidentali, il Canada, la Scozia, l’Inghilterra e il Sudafrica. Durante il soggiorno in Sudafrica contrasse una febbre che lo costrinse a tornare a casa, dove fu curato da Anna Filing, una donna inglese che divenne sua moglie nel 1896.
La vita di Fort fu segnata da difficoltà economiche. Dopo il matrimonio, la coppia si stabilì nel Bronx, vivendo in povertà mentre Charles cercava di mantenersi scrivendo racconti e articoli per giornali e riviste. Fu solo intorno al 1906 che iniziò a dedicarsi alla sua vera vocazione: la raccolta sistematica di resoconti su eventi anomali. Per oltre trent’anni frequentò biblioteche a New York e Londra, accumulando circa 48.000 note su fenomeni inspiegabili, conservate in scatole di scarpe. Questa mole di dati divenne la base dei suoi celebri libri. Fort morì il 3 maggio 1932, poco dopo la pubblicazione del suo ultimo lavoro, lasciando un’eredità che continua a ispirare studiosi, ricercatori e appassionati del mistero.
Cos’è il Fortianesimo?
Il Fortianesimo può essere definito come lo studio e la catalogazione di fenomeni che sfuggono alle spiegazioni della scienza ortodossa, spesso accompagnati da un atteggiamento scettico verso il dogmatismo scientifico. Fort non cercava di fornire risposte definitive, ma di porre domande, raccogliendo “dati dannati” – ossia quei fatti esclusi o ignorati dalla comunità accademica. Esempi includono piogge di pesci, combustioni spontanee, avvistamenti di creature sconosciute e strani oggetti archeologici. Il suo approccio era ironico e provocatorio: “Io non spiego nulla, io raccolgo”, amava dire, sfidando l’idea che la scienza avesse già compreso tutto.
Termini Fortiani Ancora in Uso
Charles Fort è stato un innovatore anche nel linguaggio, introducendo termini che sono entrati nel lessico moderno:
  • Teletrasporto (Teleportation): Fort coniò questa parola per descrivere il movimento inspiegabile di oggetti o esseri viventi da un luogo all’altro, come nelle piogge di rane o pesci che sembravano “cadere” dal cielo. Oggi è un concetto familiare nella fantascienza e nella parapsicologia.
  • OOPART (Out-Of-Place Artifacts): Sebbene il termine sia stato formalizzato dopo Fort, egli fu il primo a documentare oggetti apparentemente fuori contesto temporale o geografico, come antichi manufatti tecnologici o fossili anomali.
  • Dati Dannati (Damned Data): Fort usava questa espressione per indicare i fenomeni esclusi dalla scienza ufficiale, un concetto che rimane centrale nel Fortianesimo.
Altri termini e idee da lui esplorati, come “fenomeni anomali” o “ipotesi extraterrestre”, hanno influenzato profondamente il modo in cui oggi parliamo di misteri.
Applicazioni del Fortianesimo nella Scienza
Il Fortianesimo ha avuto un impatto sia sulla scienza tradizionale che su quella di frontiera:
  • Scienza Tradizionale: Sebbene spesso criticato, Fort ha spinto gli scienziati a considerare i limiti delle loro teorie. Alcuni fenomeni da lui descritti, come i fulmini (o lampi) globulari, plasmoidi volanti luminescenti, etc. sono stati successivamente studiati e accettati.
  • Scienza di Frontiera: Discipline come l’ufologia, la criptozoologia e la parapsicologia devono molto al suo lavoro. Il Fortianesimo offre un metodo per catalogare e analizzare dati anomali senza pregiudizi, incoraggiando approcci interdisciplinari.
Categorie Misteriologiche e Misteriosofiche
Il Fortianesimo abbraccia un vasto spettro di fenomeni, suddivisibili in categorie principali:
  • Fenomeni Atmosferici: Piogge di animali, fulmini globulari, suoni inspiegabili dal cielo.
  • Paranormale: Combustione spontanea, levitazione, poltergeist, psicocinesi.
  • Criptozoologia: Avvistamenti di creature sconosciute, come il mostro di Loch Ness, Il Bigfoot o Sasquatch, il Chupacabra o altri animali misteriosi che si collocano tra leggenda e realtà.
  • UFO e Fenomeni Extraterrestri o Dimensionali: Luci misteriose e sparizioni che Fort collegava a possibili interventi di entità extraterrestri o provenienti da ipotetiche altre dimensioni.
  • OOPART e Anomalie Archeologiche: Oggetti che sfidano la cronologia storica ufficiale.
Dal punto di vista misteriosofico, il Fortianesimo invita a una riflessione filosofica sull’ignoto, ponendo domande esistenziali sulla natura della realtà e sul ruolo dell’umanità nell’universo.
Fort, gli UFO e la Criptozoologia
Charles Fort è considerato uno dei precursori dell’ufologia moderna. Nei suoi libri descrisse avvistamenti di luci strane nel cielo, ipotizzando che potessero essere astronavi di “visitatori” extraterrestri. Fu tra i primi a suggerire che alcune sparizioni misteriose potessero essere rapimenti alieni, un’idea che anticipò di decenni i casi celebri del XX secolo. Il termine “extraterrestre” non era ancora in uso ai suoi tempi, ma le sue speculazioni gettano le basi per questa concezione.
Anche la criptozoologia deve molto a Fort. Egli documentò avvistamenti di animali fuori dal loro areale naturale o di creature leggendarie, come serpenti marini e “pesci volanti”, proponendo che tali fenomeni potessero indicare l’esistenza di specie non catalogate o di origini extraterrestri.
I Libri di Charles Fort
Fort pubblicò quattro opere principali dedicate ai fenomeni anomali, tutte caratterizzate da uno stile ironico e anticonformista:
  1. The Book of the Damned (1919): Una raccolta di “dati dannati” che sfidano la scienza, come piogge anomale e OOPART.
  2. New Lands (1923): Approfondisce fenomeni celesti e misteri archeologici, con un’attenzione particolare agli UFO ante litteram.
  3. Lo! (1931): Esplora teletrasporto, criptozoologia e sparizioni misteriose.
  4. Wild Talents (1932): Si concentra su abilità paranormali, come la pirocinesi, e teorie alternative sulla realtà.
Questi testi, disponibili online su piattaforme come Sacred Texts, sono ancora oggi una fonte di ispirazione per studiosi e appassionati.
La Fortean Society: Dalla Nascita a Oggi
Nel 1931, un gruppo di intellettuali, tra cui lo scrittore Theodore Dreiser e il drammaturgo Ben Hecht, fondò la Fortean Society a New York per promuovere le idee di Fort. La società nacque durante un incontro al Savoy-Plaza Hotel, ma Fort, con il suo tipico spirito ironico, rifiutò di assumerne la presidenza, lasciando il ruolo a Dreiser. La Fortean Society pubblicò la rivista Doubt fino al 1959, anno della morte del suo segretario Tiffany Thayer, dopodiché si dissolse.
Il testimone fu raccolto dall’International Fortean Organization (INFO) negli anni ’60, che continua a pubblicare l’INFO Journal e organizza eventi come il FortFest. Oggi, riviste come Fortean Times mantengono viva l’eredità di Fort, esplorando misteri contemporanei con lo stesso spirito curioso e scettico.
Il Contributo del MIR al Fortianesimo
La nostra organizzazione internazionale, il Mystery Investigation & Research - MIR, si inserisce pienamente in questa tradizione. Fin dalla metà degli anni Settanta, il MIR ha condotto ricerche e studi approfonditi su fenomenologie legate al Fortianesimo, contribuendo alla comprensione di eventi anomali con un approccio serio, scientifico e aperto. Dagli UFO alla criptozoologia, il nostro lavoro rappresenta un ponte tra il passato di Fort e il presente della ricerca misteriologica, dimostrando come le sue idee e la ricerca anche sul campo, continuino a essere tanto importanti quanto rilevanti.
Conclusione
Il Fortianesimo non è solo una disciplina, ma un modo di pensare: un invito a non accettare ciecamente le certezze ufficiali e a esplorare l’inspiegabile con curiosità, serietà e umiltà. Charles Fort ci ha lasciato un’eredità di domande, termini innovativi e una visione che sfida i confini della conoscenza umana. Grazie al lavoro di organizzazioni come il MIR, il suo spirito vive ancora, illuminando i misteri che ci circondano.
(La redazione di Mondo Arcano e del Mystery Investigation & Research - MIR)


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