"Arcanum Mundi" dal 2004 attualità, notizie, studi e ricerche sui MISTERI del MONDO e dell' UNIVERSO. Blog + Web TV
mercoledì 4 febbraio 2009
LA TERRA E IL FENOMENO DEL "SINKHOLE"
Oltre ai terremoti, ai maremoti devastanti, alle eruzioni vulcaniche, a ad altri pericoli che la nostra crosta terrestre ci riserva, ultimamente, in molti luoghi della terra, il fenomeno del sinkhole letteralmente "buco sprofondato", ci fa preoccupare non poco. Il termine sinkhole (che tradotto letteralmente significa “buco sprofondato”) è stato introdotto per la prima volta da Fairbridge (1968) per indicare una depressione di forma sub-circolare dovuta al crollo di piccole cavità carsiche sotterranee, sinonimo dunque di dolina (doline).
Successivamente il termine è stato ripreso da alcuni Autori (Monroe, 1970; Jennings, 1985; White, 1988 ed altri) ed affiancato da un attributo che ne chiariva la genesi: sono stati distinti così tra i fenomeni carsici fenomeni di solution sinkhole, collapse sinkhole e subsidence sinkhole (coincidenti con i termini di solution doline, collapse doline, subsidence doline introdotti da Cramer, 1941 e successivamente utilizzati anche da Castiglioni nel 1986 in Italia e da molti altri Autori, dolina di soluzione normale, dolina di crollo, dolina alluvionale, dolina di subsidenza in roccia).
Attualmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna il termine sinkhole viene usato frequentemente e definisce una qualunque cavità nel terreno di forma non più necessariamente sub-circolare, apertasi per cause antropiche o per motivi diversi.
In Italia il termine sinkhole è stato introdotto, a partire dagli anni novanta, per indicare un tipo particolare di sprofondamento, con forma sub-circolare, ma di genesi incerta.
Successivamente anche in Italia il termine è stato usato secondo l’accezione anglosassone, sinonimo dunque di sprofondamento s.l., di dolina, di sprofondamento antropico, e di “camino di collasso”.
Il termine sinkhole nella letteratura italiana indicava, in principio, ampie e profonde depressioni di forma sub-circolare con diametro e profondità variabili da pochi metri a centinaia di metri, a pareti sub-verticali che si aprono rapidamente in terreni a granulometria variabile.
Ora dopo aver descritto il fenomeno passiamo alla cronaca recente.
Un enorme voragine si è aperta nella città di Leesburg, in Florida, ed ha inghiottito l'ala laterale di un edificio.
La voragine di circa 60 metri di larghezza e 20 metri di profondità si era formata dopo le forti pioggie torrenziali dello scorso Giugno ed si e' notevolmente ingrandita minacciando adesso diversi edifici e case che si trovano nella zona.
Dal 1950, 3.100 voragini sono state registrate in Florida. I fori secondo gli esperti si aprono quando le acque sotterranee acide dissolvono le formazioni rocciose del sottosuolo . Al punto, che non sono più in grado di supportare la terra sopra di loro, provocando il collasso verso l'interno.
La formazione di queste voragini stanno avendo molto interesse sul web. A Città del Guatemala recentemente e' stata segnalata la formazione di una voragine sotto il letto di un anziana signora creando molto scalpore e facendo nascere interrogativi sulla effettiva origine naturale di tali formazioni.
Comunque in tutto il mondo sempre più frequentemente si verificano quasi quotidianamente, voragini e spaccature del terreno, più o meno grandi e pericolose, senza il preavviso di scosse telluriche. Tra le tantissime cose che ci riserva il nostro pianeta ribelle, di cui ci dovremmo preoccupare, il fenomeno del sinkhole è senza dubbio una di quelle. Questa è l'ennesima riprova che la nostra terra, di noi inutili esseri viventi, non ne può proprio più... M.A.